Napoli

Cambia la competizione ma non il risultato, e allora anche i quarti di finale di Champions sono ipotecati. Il Napoli prosegue la propria grandiosa marcia e, senza grosse difficoltà, liquida la pratica Eintracht espugnando i detentori dell’Europa League. Nulla da fare per i tifosi del Francoforte, costretti ad assistere al monologo partenopeo mentre i loro beniamini vengono smontati pezzo dopo pezzo. Luciano Spalletti per l’occasione mette l’abito di gala lanciando i titolarissimi, risolvendo all’ultimo minuto giusto un paio di ballottaggi: Lozano rileva Politano, i buoni segnali lanciati da Olivera gli regalano un’altra casacca da titolare ai danni di Mario Rui. Ma sono sempre i soliti noti a catalizzare le attenzioni dei più, nonostante Kvaratskhelia si permetta persino il lusso di fallire un calcio di rigore: il georgiano saprà farsi ripagare con gli interessi, inanellando l’ennesima prestazione da applausi e un assist di tacco.

 

NapoliDopo un palo di Lozano e il penalty sbagliato, il Napoli inquadra la preda e firma il meritato vantaggio. Manco a dirlo lo realizza Osimhen, stagione fin qui da incorniciare con 20 reti in 24 gare. Bravo il nigeriano a finalizzare un bel lancio teso di Lozano dalla destra. Il 9 azzurro pochi secondi dopo timbrerebbe persino il raddoppio, invalidato però da una posizione di offside. Nella ripresa il fortino eretto attorno a Trapp viene messo a dura prova dall’offensiva campana: Sow sventa un tap-in vincente di Zielinski dopo una devastante incursione di un indemoniato Lozano, poi Trapp mette un’ulteriore tacca sul match personale con Kvaratskhelia – dopo avergli parato il rigore nel primo tempo – chiudendogli lo specchio della porta. Kolo Muani viene espulso per un intervento a gamba tesa, il Napoli ne approfitta e chiude i conti. Azione fantascientifica per gli azzurri, che dopo una virtuosa triangolazione tra Anguissa e Kvaratskhelia liberano il mancino di Di Lorenzo per lo 0 – 2 finale. In 10 i tedeschi non riescono a ripartire efficacemente, se non con contropiede di Kamada concluso pigramente fra le braccia di Meret. Di contro gli uomini di Spalletti mettono i remi in barca e non trovano più il cinismo necessario per il tris. Va bene anche così: ritorno al Maradona mercoledì 15 marzo, ma il Napoli è mentalmente già ai quarti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi