La crisi dell’ Inter è oramai ufficialmente aperta. Una sorta di habitué, se vogliamo, per i colori nerazzurri, che durante la pausa invernale cominciano sempre a palesare delle grosse difficoltà. Eppure, si sperava che in questa stagione le cose potessero andare diversamente. D’altro canto, l’ Inter aveva dato vita ad una sessione estiva di calciomercato di assoluto livello, durante la quale era riuscita a migliorare in maniera piuttosto sensibile le risorse messe a disposizione del tecnico Luciano Spalletti. O almeno così era, sulla carta.
Effettivamente, proprio il mercato si è rivelato come uno dei maggiori fallimenti dell’ Inter in questa stagione. E la fototessera di questa situazione, inevitabilmente, porta al giocatore che, suo malgrado, è emerso come il più grande flop di questa Serie A: Radja Nainggolan, prelevato a furor di popolo per volontà dello stesso allenatore, nell’ambito di una trattativa che, ai giallorossi, oltre che ad un discreto gruzzoletto, ha portato in dote anche una contropartita tecnica del calibro di Zaniolo.
Facile, col senno di poi, puntare il dito contro la sciaguratezza di questo affare, ma va detto che anche gli altri colpi hanno moderatamente deluso. Asamoah era giunto dalla Juventus a parametro zero per aggiungere esperienza e duttilità, ma è stato spesso protagonista di svariati errori individuali. Vrsaljko ha trascorso più tempo in infermeria che in campo, e anche Lautaro Martinez e Keita non hanno reso secondo le aspettative.
Le eliminazioni dalle altre competizioni hanno fatto il resto: fuori dalla Champions League, fuori dalla Coppa Italia, l’ Inter ha perso fiducia nei propri mezzi, e in campionato è stata spesso bastonata dai vari ex allenatori di turno: Gasperini (1 – 4 contro l’Atalanta), Mazzarri (0 – 1 contro il Torino), e persino Mihajlovic, appena giunto al Bologna (0 – 1), hanno fatto sprofondare Spalletti in una sorta di incubo. E adesso, il fantasma di Antonio Conte sembra essere sempre più concreto.