La partita tra Roma e Inter, si sa, non è mai banale. Soprattutto per quella che è la tradizione più recente del calcio italiano, che, durante il periodo del post-Calciopoli, con le difficoltà di Milan e Juventus, e l’immaturità del Napoli, avevano dato vita ad una delle rivalità più accese della Serie A. Un riferimento che oramai possiamo forse considerare sorpassato, perlomeno a quei livelli. Se, però, la contesa non concerne più la conquista dello Scudetto, discorso che per l’ottavo anno consecutivo sarà probabilmente appannaggio della Juventus, certamente Roma e Inter danno sempre vita a duelli incredibilmente affascinanti.
La quattordicesima giornata del campionato di Serie A, così, per nerazzurri e giallorossi si trasforma in una sorta di ultima spiaggia: un match da vincere a tutti i costi, considerando gli obiettivi da portare a termine. Per Luciano Spalletti, era forse l’ultima occasione di rimanere agganciati alle residue velleità circa la conquista del titolo. Per Di Francesco, che ancora non riesce a far fronte all’incredibile crisi dei suoi, si trattava di una speranza per rimettersi in carreggiata con il treno Champions.
Un 2 – 2 che, alla fine, non accontenta nessuna delle due squadre, ma che fa felici i tifosi del calcio duro e puro. Per novanta minuti più recupero, infatti, Roma e Inter inscenano una gara divertente, caratterizzata da continui colpi di scena e ribaltamenti di fronte, con tanto di occasioni, pali, gol, e naturalmente anche polemiche.
Per diverse volte il signor Rocchi viene infatti chiamato al super lavoro, prendendo anche alcune decisioni piuttosto discutibili. Keita e Icardi per due volte portano l’ Inter in avanti, facendo sognare a Spalletti la vittoria del grande ex nel suo vecchio stadio. Under e Kolarov, quest’ultimo su calcio di rigore, decidono tuttavia di stravolgere questa idea, portando il risultato su quello che sarà poi il pareggio finale. Nerazzurri a -11 dalla Juventus capolista, giallorossi a -5 dal quarto posto.