La sfida di Bergamo appariva come una sorta di ultima spiaggia per la Roma, nella scrematura che, tra il mese di gennaio e quello di febbraio, si è ben definita come la volata Champions. Considerando che Juventus, Inter e Lazio appaiono ormai irraggiungibili nella loro sfida allo Scudetto, rimane un ultimo slot disponibile per accaparrarsi il biglietto per la prossima edizione della Coppa dei Campioni. I giallorossi, vincendo lo scontro diretto con l’ Atalanta, si sarebbero rimessi in carreggiata, mettendo fiato sul collo della più agguerrita antagonista. Niente da fare. I nerazzurri sono riusciti a ribaltare l’iniziale svantaggio di Edin Dzeko, trionfando per 2 – 1 e spedendo i giallorossi a -6: un divario che adesso inizia a farsi importante, forse incolmabile.
La Roma aveva iniziato la partita piuttosto bene: Smalling e compagni hanno realizzato una gabbia efficace attorno allo spauracchio Zapata, e anche le folate di Gomez e degli altri fantasisti bergamaschi sembrano inefficaci. Al contrario, a trovare il vantaggio sono proprio gli uomini guidati da Fonseca sul finale di primo tempo: Dzeko è bravo a sottrarre a Palomino il pallone, e a freddare Gollini.
Nel secondo tempo, tuttavia, esce fuori l’ Atalanta, per una volta trascinata dai suoi difensori. Al 50° Palomino si fa perdonare lo sciagurato errore, realizzando il gol del pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo spizzato da Djimsiti. Poco più tardi, Gasperini effettua la mossa che decide la partita. È il 59° minuto: Zapata, impalpabile, lascia il campo a Pasalic, il quale impiega appena 19 secondi per realizzare la marcatura che vale i 3 punti. Il tiro a giro del centrocampista, ben servito da Gosens, si insacca appena sotto l’incrocio della porta presidiata da Pau Lopez. Per la Roma, è l’inferno: terza sconfitta consecutiva, e quarto posto ormai lontano. Per l’ Atalanta, invece, una nuova iniezione di fiducia, specialmente in vista dell’imminente impegno in Champions League contro il Valencia.