Dopo aver sconfitto la Juventus nel turno precedente di campionato, al Napoli serviva la prova del nove per dimostrare di aver superato la crisi, e di poter affrontare una seconda parte di stagione con maggiore serenità. Missione compiuta, pur se con grande fatica e al termine di un match a dir poco pirotecnico contro la Sampdoria. Gli uomini di Gattuso, infatti, soffrono a più riprese gli incessanti attacchi dei grandi ex di turno, Fabio Quagliarella e Manolo Gabbiadini, e solo nei minuti finali trovano il doppio blitz che vale una vittoria comunque meritata.
E dire che l’inizio della partita sembra essere in totale discesa per il Napoli, che dopo appena n quarto d’ora dal fischio del direttore di gara si ritrova avanti di due reti. Ad aprire le danze è il solito Milik, oramai consacratosi come vero trascinatore della squadra azzurra oltre che come implacabile goleador. La seconda zampata porta il nome di Elmas, statistica confortante in virtù del mercato operato dal presidente De Laurentiis tra la stagione estiva e quella invernale. Tuttavia, uno splendido tiro al volo di Quagliarella, che quando vede la “sua” Napoli segna sempre, riapre il discorso già prima della fine del primo tempo.
Durante la ripresa, gli assalti della Sampdoria si fanno ancora più convincenti, e Ramirez trova anche l’illusorio pareggio con una fantastica rovesciata. Una gioia che però dura pochi istanti, e che l’arbitro trasforma nel sentimento opposto quando è richiamato al VAR per un precedente tocco di mano di Gabbiadini: gol annullato e si riparte dall’1 – 2. Proprio l’ex Gabbiadini si fa però perdonare, trasformando un calcio di rigore procurato da Quagliarella. L’inerzia del match torna in bilico, ma negli ultimi minuti il Napoli la reindirizza in proprio favore. Dapprima con il nuovo arrivato Demme, bravo a deviare nella porta doriana un tap-in vincente. In pieno recupero arriva persino il sigillo finale di Mertens, al ritorno da un lungo infortunio.