Barcellona Messi

Alla fine l’imponderabile è accaduto davvero. Dopo un ventennio di successi, in cui hanno dato vita a uno dei binomi più vincenti della storia del calcio, Lionel Messi e il Barcellona si separano. Una notizia clamorosa, specialmente perché giunta quando le parti avevano ormai ricucito gli strappi dello scorso anno. Dopo il trionfo in Copa America, che aveva finalmente lavato via l’immagine di perdente con la casacca albiceleste, la Pulce era anzi attesa al rinnovo con il club blaugrana, sulla base di un accordo quinquennale da più di cento milioni di euro. Ma le nuove limitazioni salariali imposte dalla Liga hanno sfasciato ogni piano, portando all’inevitabile separazione. Il comunicato diramato dal Barcellona ieri sera, cui hanno fatto seguito pochi minuti fa le dichiarazioni del presidente Laporta, hanno incenerito ogni residua speranza. Inserendo una mina vagante in un contesto di mercato che nei giorni scorsi si era già incendiato.

 

Barcellona MessiConsiderando le elevatissime richieste economiche di Messi, e la crisi aggravata dall’emergenza covid, sono pochissime le società al mondo a potersi permettere l’ingaggio dell’argentino. E anche così, per non cadere nelle spire del fair-play finanziario, bisognerà compiere i proverbiali salti mortali. La pista di Guardiola non è mai sembrata così poco percorribile: il Manchester City ha appena assegnato il numero 10 a Jack Grealish (per il cui cartellino ha sborsato quasi 120 milioni di euro), e continua a insistere per il capitano inglese Harry Kane. Impossibile inserirsi nel discorso senza prima passare per qualche illustre cessione. Lo United è già andato su altre strade (Sancho), il Chelsea sta per chiudere per Lukaku. Il Paris Saint Germain rimane la scelta più plausibile: in Francia, Messi riabbraccerebbe l’amico Neymar, e verrebbe inserito in una squadra già super competitiva per la Champions. Al momento, però, i francesi sono saturi in attacco, oltreché alle prese con il complicato rinnovo di Kylian Mbappé. In questo senso, l’inserimento del Real Madrid, da anni sulle tracce del fenomeno transalpino, potrebbe innescare definitivamente l’effetto domino. Ma la sensazione è che, in un modo o nell’altro, le prossime ore saranno decisive.

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