Dopo la prima giornata di Champions League, il bottino per le squadre italiane è in perfetta parità: una vittoria, due pareggi ed una sconfitta. Fa però specie credere che proprio contro le due avversarie più probanti siano arrivate le migliori prestazioni (oltre che i risultati più importanti in ottica di passaggio del turno), grazie al Napoli ed alla Juventus. Se ieri sera gli azzurri erano riusciti a mettere in campo una prova di straordinaria abnegazione, battendo meritatamente il Liverpool campione d’Europa per 2 – 0, più sfortunata è stata la Vecchia Signora, rimontata di due reti in casa dell’Atletico Madrid dopo aver sfoderato una prova di grande livello. Male invece l’ Inter, che in casa si salva in extremis contro il modesto Slavia Praga, e soprattutto malissimo l’ Atalanta, triturata da quella Dinamo Zagabria inizialmente indicata come la squadra più abbordabile del girone.
La Juventus ha trascorso il primo tempo al Wanda soprattutto sulla difensiva, per poi esplodere nella ripresa. In particolare, almeno venti minuti sono di stampo bianconero: Cuadrado realizza il vantaggio al 48° finalizzando una letale ripartenza avviata da Bonucci e migliorata da Higuain. Matuidi, al 65°, si inserisce ottimamente in area e, con la prepotenza di un missile, incorna un lancio di Alex Sandro battendo l’incolpevole Oblak. Si rivedono però i fantasmi di Napoli, con la Juventus che cede nuovamente alle disattenzioni sulle palle inattive. La Rimonta dell’ Atletico nasce proprio sui calci da fermo, due gol in fotocopia. E così, pur contento della buona prestazione, Sarri è costretto a tornare a Torino con un solo punto, e con la consapevolezza che c’è ancora molto lavoro da fare.
L’emozione ha invece tradito l’ Atalanta, chiamata a far bene al suo esordio assoluto in Champions League per poi essere massacrata dal modesto Dinamo Zagabria. Irriconoscibili i bergamaschi, sotto di tre reti già nel primo tempo e sopraffatti con un definitivo 4 – 0 nella ripresa. Orsic sugli scudi, con un’ottima tripletta. Alla prossima ci sarà lo Shakhtar, una partita che non si potrà già sbagliare.