L’avversario non sarà stato certamente fra i più irresistibili di cui si abbia memoria, ma una vittoria è sempre una vittoria, specialmente in un periodo deprimente come quello caratterizzato dall’emergenza covid. L’ Italia schiaccia la Moldova con un sonoro 6 – 0 e rilancia nuovamente alla grande le proprie ambizioni in vista del ritorno della Nations League. Roberto Mancini vede allungarsi la propria striscia positiva (sono ora 17 i risultati utili consecutivi, con un parziale di 3 pareggi e 14 vittorie), e soprattutto riceve ottime risposte da una formazione sperimentale, in cui molti dei titolarissimi rimangono fuori. Persino la fascia da capitano insolitamente affidata a Stephan El Shaarawy ripaga bene: l’ala dello Shanghai Shenhua firma una bella doppietta, portando a 6 il suo score con la casacca azzurra. L’ultimo gol lo mise a segno praticamente un anno fa, nel match di qualificazione per Euro 2020 contro il Liechtenstein.
Ma non sono solo i colori azzurri a splendere a Firenze, perché nell’Artemio Franchi si vede anche tanto Sassuolo: premiati per le grandi cose fatte in neroverde già dalla scorsa stagione, sia Caputo che Berardi vanno a segno, aggiungendo nelle proprie personali bacheche la prima marcatura con la maglia dell’ Italia. Buona la prova dei due attaccanti, persino sfortunati per non essere riusciti a segnare di più. Ad aprire le danze è invece stato Cristante, bravo a perforare Koselev con un gran colpo di testa: anche per il centrocampista della Roma è il primo sigillo con la Nazionale Maggiore. L’ultimo acuto azzurro è invece un autogol, realizzato con grande sfortuna da Posmac al 37° minuto. Nella ripresa l’ Italia abbassa i ritmi, con Mancini che concede una buona passerella anche a Cragno: per il portiere del Cagliari, che sostituisce Sirigu al 67°, si tratta del primo gettone in azzurro, un esordio tutto sommato sereno. Prossimo appuntamento a domenica 11 ottobre, quando gli uomini guidati da Roberto Mancini affronteranno la Polonia per la terza gara di Nations League.