L’ Inter vola agli ottavi di finale, non senza qualche patema e soffrendo forse più del previsto un Empoli in grandissimo spolvero. A San Siro è infatti grande sfida, quella che vede contrapposti gli uomini di Simone Inzaghi a quelli di Andreazzoli. Nonostante gli allenatori facciano ricorso a un robusto turnover, in campo il divario tecnico non è evidente come la logica avrebbe dovuto suggerire, e d’altronde la situazione di classifica della squadra toscana, molto più tranquilla di quanto previsto dai pronostici di inizio stagione, in qualche modo anticipa l’inerzia di una partita soffertissima per i padroni di casa.
Che sarà una serata di sacrificio lo si capisce già dopo 2 minuti, quando Correa, a seguito di un contrasto di gioco, è costretto a lasciare il campo in lacrime. L’argentino verrà valutato nei prossimi giorni, si teme un lungo stop. Al suo posto entra Sanchez, già “esecutore” della Juventus in Supercoppa e, evidentemente, ormai ritrovato. È proprio l’attaccante cileno ad aprire le danze al minuto 13, incornando al meglio un bel traversone partito dai piedi Dumfries. In questa fase l’Empoli accusa il colpo, e solo alcuni interventi importanti di Furlan evitano la capitolazione già nel primo tempo.
La ripresa tuttavia stravolge il corso della partita, e al minuto 61, dopo aver preso le misure con alcune ripartenze pericolose, l’ Empoli centra il pari: Asllani mette un buon pallone per l’accorrente Bajrami, che dall’interno dell’area batte Radu con una bella conclusione. Il portiere nerazzurro sarà poi lo sfortunato protagonista del raddoppio toscano un quarto d’ora più tardi, trafitto da un beffardo rimbalzo del pallone dopo che Cutrone di testa aveva colpito la traversa: autogol e 1 – 2 per gli ospiti. Inzaghi getta nella mischia i titolarissimi Barella, Perisic, Calhanoglu e Dzeko, nel disperato tentativo di agguantare il pareggio. Ma quanto tutto sembra finito, a timbrare il 2 – 2 ci pensa l’uomo meno atteso: Ranocchia, che al 91° si inventa una sforbiciata clamorosa per superare l’impotente Furlan.
Si va ai supplementari con le due squadre che visibilmente iniziano a mostrare la corda, anche in virtù dei tanti impegni ravvicinati. Inzaghi ha però un’altra freccia nella propria faretra, scoccata proprio a un passo dal suo imminente approdo alla Sampdoria: Stefano Sensi, che rileva uno spento Lautaro e al 104° firma quello che sarà probabilmente il suo ultimo gol in nerazzurro. Finisce 3 – 2 per l’ Inter, che ai quarti affronterà la vincente tra Roma – Lecce.