È terminata pochi minuti fa, in quel di Nizza, la sfida amichevole tra la Francia e l’ Italia, un vero e proprio classico del calcio europeo. E, confermando quelle che erano le impressioni del pronostico, a spuntarla sono stati proprio i transalpini, in quella che, in fin dei conti, è stata una sorta di gara di allenamento per i cugini d’Oltralpe.
In fin dei conti, la disparità delle forze in campo era fin troppo evidente. E ancor più ovvia è parsa alla discesa in campo delle rispettive squadre, con la Francia capace di schierare alcuni fra i più grandi campioni del Vecchio Continente: da Griezmann a Mbappé, passando poi per i vari Pogba, Dembelé, Tolisso, Kanté e Lloris.
Ad una formazione così forte, Roberto Mancini ha risposto con uno schieramento sperimentale, mandando sul terreno di gioco diversi giovanissimi ed esordienti. È stata l’occasione, così, di testare sul campo i vari Mandragora, Caldara, Berardi, Chiesa e Pellegrini, per dirne alcuni. E la risposta, in ogni caso, è stata forse più positiva di quel che lasciavano presagire le impressioni iniziali.
Non a caso, effettivamente, l’ Italia è riuscita a non scoraggiarsi, neanche quando ha subito il doppio svantaggio con Umtiti, bravo a sfruttare un tap-in dopo una corta respinta di Sirigu, e Griezmann, che invece ha trasformato un calcio di rigore. Anzi, l’insolito tandem formato da Balotelli e Bonucci riesce persino ad accorciare le distanze, con uno schema che funziona alla perfezione: l’attaccante calcia con potenza sul palo del portiere una punizione dal limite, e il difensore, da due passi, la mette dentro dopo la ribattuta.
La Francia, tuttavia, vanta una superiorità tecnica e atletica non da poco, e nel secondo tempo realizza anche il gol del definitivo KO: ci pensa Dembelé, che con un pregevole gesto balistico riesce a beffare Sirigu sul palo più lontano.