La rivincita iberica. Quando il mondo del calcio sembrava ormai definitivamente orientato verso l’ Inghilterra, con la concreta prospettiva di rivedere ben tre compagini d’oltremanica in semifinale di Champions League, il Real Madrid ha battuto un colpo. Ed è stato un colpo molto forte, non fosse bastato quello già rifilato, nel match di andata dello Stamford Bridge, al Chelsea campione in carica. I galacticos confermano una volta di più che questa è davvero la loro competizione, già vinta in 13 occasioni nella storia blanca: anche il PSG dei tre tenori Messi, Neymar e Mbappé ne sa qualcosa. Ma ancor più fragoroso, probabilmente, è stato il colpo fatto risuonare dal Villarreal, che dopo la Juventus fa incetta di un altro scalpo assai illustre: quello del Bayern Monaco, da molti addetti ai lavori indicato come il club favorito per il trionfo finale. Dopo aver vinto nella sfida di andata, i ragazzi di Emery fermano i bavaresi sull’1 – 1 con un clamoroso gol di Chukwueze all’88°: inutile, dunque, l’iniziale vantaggio del solito Lewandowski.
Partita folle quella del Bernabeu, in cui il Chelsea, dopo aver sofferto l’inizio di gara vivace da parte del Real, inizia a mettere a ferro e fuoco la difesa madrilena. Gli inglesi sembrano avanti dal punto di vista atletico, e al 15° passano con Mount, che fulmina Courtois con un bel destro a giro dopo l’ottimo servizio di prima intenzione di Werner. Il Real si schiaccia nella propria metà campo illudendosi di poter gestire il match, ma a inizio ripresa arriva anche il raddoppio del Chelsea: è Rudiger a siglare lo 0 – 2 di testa, dagli sviluppi di un corner. I Blues hanno l’argento vivo addosso e trovano anche il tris, per due volte: prima con Alonso, annullato per un tocco di mano, poi con Werner, che attacca bene lo spazio e capitalizza con una pregevole azione personale. In mezzo, la traversa di Benzema. Ancelotti azzecca i cambi e, a 10 dalla fine, si riporta in carreggiata: lancio fantascientifico di Modric di esterno, Rodrygo si imbuca nell’area del Chelsea e infila Mendy con un tiro al volo: 1 – 3 come all’andata, si va ai supplementari. Il Real fa sfoggio della propria esperienza superiore in Champions League e abbranca la qualificazione. Il gol che vale la semifinale, ovviamente, porta il nome di Benzema: è il francese a capitalizzare con un’incornata vincente il cross di Vinicius, dopo che Camavinga aveva recuperato un pallone fondamentale.