Saranno Real Madrid e Liverpool a contendersi la coppa dalle grandi orecchie, nella finalissima di Champions League prevista per il prossimo 28 maggio a Saint-Denis, presso lo Stade de France. È riuscita l’impresa a Carlo Ancelotti, che nel match di andata era rimasto a galla nonostante una prestazione a tratti sontuosa da parte del Manchester City di Pep Guardiola. Inquantificabile, a proposito, lo smacco subito dal tecnico spagnolo: dopo la finale persa lo scorso anno nel derby contro il Chelsea, sembrava finalmente l’anno buono per gli Sky Blues. Nulla da fare: troppo solida la tradizione del Real, emersa proprio quando, a ridosso del recupero, sembrava tutto finito.
Partita che in effetti pare più controllata rispetto a quella vista sette giorni fa a Manchester. Memore dei tre gol incassati all’andata, il City cerca di scoprirsi di meno, e viceversa attacca in maniera meno arrembante. Anche il Real, che rinuncia ad Alaba, non sembra volersi sbilanciare troppo. Le occasioni dunque latitano, anche se non mancano nel corso del primo tempo. Nella ripresa, è Mahrez ad aprire le danze e a indirizzare apparentemente il discorso qualificazione: l’algerino sbuca dalla destra e con il mancino raccoglie un bel traversone di Silva, perforando un imperfetto Courtois.
Messo alle strette, Ancelotti prova e cambi e proprio un neoentrato stravolge l’inerzia della contesa. Al 90°, Benzema arpiona un pallone complicatissimo, lo rigira in area e trova la deviazione vincente di Rodrygo: è 1 – 1, si riapre tutto. Passano pochi secondi e il City, già frastornato, crolla: cross lungo di Carvajal, Asensio la spizza quel tanto che basta per mandare a vuoto i difensori avversari e ancora Rodrygo firma il gol più importante della sua carriera. Tutto da rifare, si va ai tempi supplementari. Il Real vola sulle ali dell’entusiasmo e al 93° si procura il rigore che vale la finale di Champions League: a guadagnarselo è Benzema, che dal dischetto spiazza Ederson per il 3 – 1 che chiude i conti. Il francese si avvicina sempre più anche al Pallone d’Oro: con 43 gol su 43 apparizioni stagionali (e 15 reti in 11 gare di questa Champions League), è il favorito numero uno.