Ce l’ha fatta, alla fine, l’ Italia, a superare anche lo scoglio Israele, nel girone per le qualificazioni ai prossimi campionati mondiali di Russia 2018. E tuttavia, a conferma della grossa crisi vissuta sabato scorso contro la Spagna, ancora una volta gli Azzurri sono stati autori di una cattiva prestazione, che dovrà far riflettere il commissario tecnico Giampiero Ventura in vista del prossimo futuro. Vero è, infatti, che con questa vittoria l’ Italia ha presumibilmente ipotecato gli spareggi, ma c’è ancora parecchio su cui lavorare. Ma procediamo con ordine.
Confermando i pronostici della vigilia, Ventura ha riproposto nuovamente il 4-2-4 già visto nella fallimentare trasferta di Madrid, pur con qualche variazione forzata: fuori l’infortunato Spinazzola e lo squalificato Bonucci, dentro il debuttante Conti e Astori. Il tenore di gioco rispetto a ciò che si è visto in Spagna, ad ogni modo, non cambia: gli azzurri sbagliano tantissimo, in particolar modo Verratti (che uscirà tra i fischi) e Insigne, i traversoni finiscono sul fondo o vengono respinti dai bravi difensori israeliani.
E così, per rilanciare le ambizioni dell’ Italia nel secondo tempo, ci vuole l’ingresso in campo di Zappacosta: il neo terzino del Chelsea appare decisamente più brillante rispetto ai compagni, prova giocate di prima e in gran velocità, si sovrappone e dialoga molto con Candreva. In breve i due divengono una spina nel fianco per Israele, e proprio l’esterno interista pennella il cross che uno smarcato Immobile trasforma nel bottino più grosso: i tre punti, per i quali sono necessari anche un paio di interventi provvidenziali di capitan Buffon.
La situazione nel girone, complice anche il favore che Macedonia ha fatto all’ Italia bloccando sull’1 – 1 l’Abania, adesso arride un po’ di più ai nostri colori: la Spagna mantiene il primato a quota 22, seguono i nostri a 19. L’Albania, con 13 punti, è appesa a un filo, mentre Israele, Macedonia e Liechtenstein sono già eliminate a due gare dal termine.