L’affare più clamoroso dell’anno è andato in porto in poco più di ventiquattr’ore: il Milan, a coronamento di una campagna acquisti fin qui fenomenale (e che, a leggere le numerose indiscrezioni a riguardo, potrebbe migliorare ulteriormente), ha perfezionato l’innesto di Leonardo Bonucci, difensore centrale in forza alla Juventus nelle ultime sette stagioni. Si tratta, senza ombra di dubbio, di una delle trattative di mercato più clamorose di sempre nella storia della Serie A, che probabilmente ha superato anche quella della sessione estiva del 2016: allorché, incredibilmente, la Vecchia Signora rilevò il cartellino di Gonzalo Higuain direttamente dal Napoli.
In questo caso la notizia ha fatto ancora più clamore, perché Leonardo Bonucci in qualche modo incarnava la rinascita stessa della Juventus dopo lo scandalo Calciopoli, la Serie B e gli anni di anonimato. L’uomo immagine di un club che, autofinanziandosi, è riuscito ad ergersi come uno fra i migliori dell’intero panorama europeo, tanto da diventarne quasi una bandiera: non a caso il giocatore era indicato come uno dei potenziali capitani per il dopo Buffon.
E invece è andata come abbiamo visto: una trattativa lampo, durata neanche un paio di giorni, con Bonucci che è passato al Milan per circa 40 milioni di euro. Una cifra che si può anche ritenere irrisoria, se si pensa che l’esperto centrale viene considerato come uno dei migliori del pianeta, anche in virtù di caratteristiche di impostazione che probabilmente nessun altro difensore al mondo possiede. E, soprattutto, in un contesto di mercato come quello odierno, nel quale con 40 milioni spesso i maggiori top club europei acquistano giocatori che si rivelano poi essere dei bidoni colossali.
La cosa, chiaramente, non ha potuto che scatenare l’ira funesta di tanti tifosi bianconeri, che mai avrebbero potuto immaginare il “tradimento” di uno dei loro beniamini. Nell’occhio del ciclone finisce anche il tecnico Massimiliano Allegri, reo di aver praticamente agevolato la cessione di Bonucci all’odiatissima rivale. E mentre fra i quotidiani nazionali si sprecano i titoloni ad effetto (i più gettonati parlano di “tradimento alla Signora”, “anima venduta al Diavolo” e “patto col Diavolo”), i tifosi rossoneri invece gongolano, per un Milan che pare finalmente tornato sulla cresta dell’onda.