Serie A

Napoli 36, Milan 35, Inter 34, Atalanta 31. Dicembre significa Natale e Natale significa tombola, ma a dare i numeri per una volta è il campionato di Serie A, con una classifica che, a poche giornate dalla chiusura del girone di andata, è strettissima. Sono ben quattro le squadre raccolte nello spazio di appena 5 punti. Quattro squadre capaci di scavare già un solco rispetto alle inseguitrici, con la prospettiva che tra qualche mese quel solco si trasformi in un baratro: per quanto visto finora, la Roma, la Juventus, la Lazio e la Fiorentina hanno dato l’impressione di non poter tenere il ritmo delle prime quattro della classe. Mancano le risorse, le motivazioni.

 

Serie ANella serata in cui Napoli si riscopre umana, clamorosamente recuperata dal Sassuolo dopo essere stata avanti di due reti, il Milan recupera le certezze perdute sgretolando un Genoa mai parso realmente in partita. Ibra apre le danze, poi è il redivivo Messias, già eroico al Wanda Metropolitano, ad archiviare la pratica con la sua prima doppietta in rossonero. Pioli però perde Kjaer dopo pochi secondi, nota stonata di una serata altrimenti perfetta e che, considerando anche il determinante impegno Champions contro il Liverpool, potrebbe avere ripercussioni assai negative sulla stagione di Pioli.

 

Ma in questo momento la Serie A non è solo Napoli e Milan. Tra le due litiganti prova a insidiarsi l’ Inter, che da par suo può pur sempre sfoggiare orgogliosamente il tricolore sul petto. Compito relativamente semplice per i nerazzurri, che con un gol per tempo stendono lo Spezia e, in virtù del pari partenopeo, consolidano la terza posizione accorciando le distanze dalla vetta. Il tutto mentre gli altri nerazzurri, quelli dell’ Atalanta, iniziano a soffiare pericolosamente verso un sogno che solo qualche anno fa sembrava impossibile. Qui i riflettori li prende tutti Pasalic, eroe per una sera: è il primo centrocampista “puro” (quindi escludendo trequartisti e semi-attaccanti) nella storia della Serie A a mettere a segno due triplette. Gasperini ci spera. E con le distanze così sottili, sa che potrebbe anche farcela.

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