La quarta gara della fase a gironi di Champions ha già un sentore decisivo per le squadre coinvolte nella competizione. Per alcune di esse, il discorso assume una connotazione ancora maggiore: dopo aver incassato tre sconfitte consecutive in quello che era stato definito come “il girone di ferro”, il Milan è costretto a vincere per non salutare anzitempo il torneo. La formazione rossonera, ancora a quota zero, tra poche ore dovrà vedersela contro il Porto di Conceicao: un’eventuale vittoria non garantirebbe comunque a Stefano Pioli grosse speranze di approdo agli ottavi di finale, ma gli permetterebbe quantomeno di affrontare le ultime due sfide, contro Liverpool e Atletico Madrid, a viso aperto.
Al netto di infortuni e assenze per cause di forza maggiore, il tecnico del Milan metterà in campo il miglior undici possibile per tentare un’impresa apparentemente disperata. Il vertice del reparto offensivo dovrebbe essere Giroud, più fresco rispetto a Ibrahimovic e fin qui autore di un ottimo inizio di stagione: il bomber francese, 4 gol in 7 partite di campionato, è risultato decisivo a più riprese. Recuperati Theo Hernandez e Brahim Diaz dopo lo stop forzato per il covid, torneranno subito titolari in Champions. La mediana sarà presidiata da Kessié e Tonali, mentre davanti a Tatarusanu dovrebbero esserci gli affidabili Kjaer e Tomori. Diversi gli spauracchi nel Porto di Conceicao, vecchia conoscenza del calcio italiano: a cominciare dall’ex interista Joao Mario, che in terra lusitana sembra essere tornato il giocatore di un tempo. In campo anche Luis Diaz, già giustiziere dei rossoneri nella controversa gara di andata: per questo Pioli cercherà di fargli toccare meno palloni possibili.
MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Kessié, Tonali; Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.
PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Joao Mario, Pepe, Mbemba, Sanusi; Otavio, Sergio Oliveira, Uribe, Luís Díaz; Martinez, Taremi. Allenatore: Conceicao.