Oramai non c’è quasi più storia, nel campionato mondiale di Formula 1: presso lo Street Circuit di Singapore, a sette gran premi dalla fine, Lewis Hamilton ha conquistato ancora una volta la vittoria, confermando quelle che erano le indicazioni fornite dalle varie qualifiche. Ancora una volta bottino pieno per il britannico, che ha fatto sue quattro delle ultime cinque corse: una morsa alla quale, inevitabilmente, il rivale di Ferrari, Sebastian Vettel, reduce anche da alcuni errori madornali, non ha potuto assolutamente resistere. E adesso, con sei capitoli alla fine delle ostilità, il vantaggio di Mercedes nei confronti della scuderia italiana si fa virtualmente incolmabile.
Un gran premio, quello di Singapore, che per Vettel e per la Ferrari si era incredibilmente complicato già durante la fase delle qualifiche. Ma che, con il terzo posto finale, a corollario di una prestazione molto difficile e sofferta, e conclusa alle spalle anche della Red Bull di Max Verstappen, si trasforma in una sorta di macigno sulle residue quanto velleitarie ambizioni di vittoria iridata. Una Formula 1 che, a poche settimane dalla sua naturale conclusione, pare essere nuovamente indirizzata ad arricchire il già affollato palmarès di Mercedes.
La Ferrari, così, si ritrova costretta a raccogliere le briciole: al di là del terzo posto di Vettel, anche Kimi Raikkonen è costretto a ridimensionare la propria prestazione, fuori dal podio e quinto dietro al connazionale Valtteri Bottas. La classifica piloti di Formula 1, dunque, non si stravolge, ma con l’avvicinarsi della fine vede alcune posizioni delinearsi ulteriormente: Lewis Hamilton ha ora 281 punti, e conduce sul rivale Vettel, indietro di addirittura 40 lunghezze (241 punti). Raikkonen mantiene di un pelo la medaglia di bronzo virtuale: 174 punti, contro i 171 messi insieme da Bottas. Seguono le due Red Bull: 148 punti per Verstappen, 126 punti per Ricciardo.