Al culmine di un campionato mondiale di Formula 1 a dir poco disastroso, rivelatosi molto deludente in qualunque senso, in terra brasiliana la Ferrari dà sfoggio alla sua peggior prestazione in assoluto degli ultimi anni. In molti credevano che, almeno nelle ultime – ormai inutili ai fini della classifica – gare, Sebastian Vettel e Charles Leclerc potessero dar vita a delle prove coraggiose, benauguranti in vista del prossimo futuro. Speranze vane: i due piloti in forza alla Rossa impattano proprio durante gli ultimi giri, a causa di una manovra evidentemente troppo audace di un disattento Leclerc. Il risultato? Forfait per entrambi, nessuna Ferrari sul podio. E la rabbia, tanta e palpabile, di Binotto, che ai microfoni ha lasciato intendere che per i due corridori ci saranno con ogni probabilità delle importanti sanzioni.
In una gara di Formula 1 che, dunque, non ha più grandi motivazioni da offrire, a farla da padrone è Max Verstappen: talento vero l’olandese in forza alla Red Bull, sempre più convincente settimana dopo settimana. Complice il suicidio della Ferrari, Verstappen sbaraglia la concorrenza, vince la sua terza gara stagionale, e lancia segnali molto importanti per il prossimo anno. Il pilota dei Paesi Bassi, inoltre, va a riprendersi il terzo posto virtuale in classifica, che, a meno di clamorosi ribaltoni in quel di Abu Dhabi, teatro dell’ultimo gran premio di questo mondiale di Formula 1, sarà mantenuto.
Un pomeriggio storto, per una volta, anche per la Mercedes. La scuderia dalle frecce d’argento, che ha già vinto tutto quel che poteva vincere, perde Bottas al 52° giro a causa della fusione del motore. Poco male per il finlandese, che si porta comunque a casa la medaglia d’argento del Mondiale in maniera aritmetica. Hamilton, invece, viene penalizzato a causa di un contatto irregolare con Albon, e termina la gara in settima posizione. Dietro Verstappen, dunque, si piazzano il francese Gasly e lo spagnolo Sainz.