Si è conclusa da pochi minuti la seconda corsa di questo campionato mondiale di Formula 1, giunto alla sua sessantanovesima edizione. La Ferrari, dopo alcuni anni di oblio, e dopo aver accarezzato a lungo la prospettiva di una vittoria nella scorsa stagione, per poi vederla sfumare, cerca di rilanciare le proprie ambizioni. A tenere alta la bandiera della scuderia italiana, ovviamente, ci pensa il teutonico Sebastian Vettel, che nel gran premio del Bahrein è riuscito a compiere una vera e propria impresa, conquistando una grande vittoria ai danni delle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas.
E dire che alcuni avevano pronosticato un pomeriggio piuttosto tranquillo, per la Ferrari. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, infatti, avevano fatto faville sia nelle prove libere che nelle qualifiche, mentre la casa delle frecce d’argento non se la passava proprio benissimo: Hamilton, in particolare, era costretto a partire in nona posizione nelle griglie di partenza, a causa di una retrocessione di cinque piazzamenti per una sostituzione del cambio.
La prestazione inferiore alle aspettative di Raikkonen, tuttavia, ha complicato non poco i piani della Ferrari: il finlandese, dapprima superato dal connazionale Bottas, si è poi praticamente autoestromesso dalla corsa, con un marchiano errore in fase di pit-stop al 36° giro. Vettel, a quel punto, rimasto solo contro tutti, ha resistito con le unghie e con i denti, cambiando anche la propria strategia e rinunciando ad uno stop che sarebbe stato utile per cambiare le gomme deteriorate.
Gli ultimissimi giri, in particolare, sono caratterizzati da uno straordinario stoicismo da parte di Vettel: il tedesco si difende dagli assalti di Bottas, e conquista una straordinaria vittoria che gli consente, così, di incrementare ulteriormente il proprio vantaggio nei confronti di Lewis Hamilton. Quest’ultimo, ad ogni modo, può dirsi soddisfatto per il terzo posto finale, che gli consente quantomeno di limitare i danni: il mondiale, in fin dei conti, è appena iniziato.