Vettel Ferrari Formula 1

Un brutto finale che ha rovinato un pomeriggio di passione, e la certezza di un titolo ormai sempre più indirizzato. Il gran premio d’Italia si conclude nel peggiore dei modi, con la pessima gestione di una Safety Car che non ha comunque sporcato l’ennesima prestazione monstre di Max Verstappen. Il campione in carica di Formula 1 è sempre più vicino al bis: con sei gare ancora da disputare, soltanto la matematica separa il pilota olandese dal suo secondo alloro iridato. Charles Leclerc, chiamato a onorare Monza in un momento di grossa difficoltà per il Cavallino, deve accontentarsi del secondo posto: fatale, al monegasco, una combinazione di sfortuna, mala strategia, e un’inferiorità comunque evidente che Ferrari continua ad accusare rispetto a Red Bull.

 

Vettel Ferrari Formula 1A nulla è valsa la buona prova delle qualifiche, dove la vettura di Leclerc era riuscita a conquistare la pole position. Verstappen partiva qualche posizione dietro, ma in una manciata di giri è riuscito a riportarsi in vetta, grazie anche ad un regime molto veloce di Virtual Safety Car che ha trasformato in un boomerang il pit stop quasi immediato predicato dal muretto a Leclerc. Dietro, invece, Sainz fa furore: partito al 18° posto, lo spagnolo macina un avversario dietro l’altro, fino a riportarsi a ridosso del podio. A metà gara, già favorito da un’usura molto più tardiva del previsto, Verstappen effettua a sua volta il cambio gomme, e Leclerc si ritrova costretto a recitare il ruolo del topo.

 

Il monegasco si ferma a 20 giri dalla fine per tentare il tutto per tutto, ma lo svantaggio accumulato rispetto alla Red Bull è ormai incolmabile. Il KO della McLaren di Ricciardo al 47° giro rende inevitabile una Safety Car gestita malissimo dalla commissione della Formula 1: la gru ritarda nella rimozione della vettura, il trenino alle spalle della macchina di sicurezza si compatta solo alle ultime curve e il gran premio di Monza termina in regime di Safety Car, tra i fischi di disapprovazione del pubblico. Vince Verstappen, secondo Leclerc, terzo Russell. Medaglia di legno per Sainz, che prima della Safety Car stava mettendo la Mercedes nel mirino.

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