Sei Nazioni

Il Sei Nazioni, il più importante torneo di rugby di tutto il Vecchio Continente, nonché uno fra i più storici, amati e seguiti di tutto il pianeta, è oramai iniziato da qualche giorno, e proseguirà fino agli inizi del mese di marzo. Anche l’ Italia, naturalmente, è impegnata nella competizione. Gli Azzurri, tuttavia, non hanno mai vantato una grande tradizione nella storia di questo sport, e ancor più nello specifico sono reduci da un filotto certamente non molto confortante. Si sperava, allora, che questa edizione potesse registrare un’inversione di tendenza rispetto a quelle scorse, consentendo ai ragazzi che rappresentano il nostro tricolore di allontanarsi dal concreto rischio dell’ultimo posto. Il fantasma del cucchiaio d’argento, che potrebbe essere l’ennesimo per l’ Italia a sei Nazioni, si è oramai evocato e appare come un destino dal quale sarà difficile sfuggire.

 

Sei NazioniAlla partita di esordio contro il Galles, squadra di gran lunga al di là delle possibilità azzurre nonché campione uscente del torneo, l’ Italia è stata infatti letteralmente travolta e trattata alla stregua di uno sparring partner. Ma se le speranze della nostra Nazionale erano davvero troppo esigue contro un avversario così titolato, differente era la situazione nel match contro la Francia. I transalpini, al debutto, avevano steso senza appello l’ Inghilterra, candidandosi come la possibile rivelazione del Sei Nazioni 2020. Un’occasione ghiottissima per loro, effettivamente concretizzatasi in quella che, alla fine, è stata una facile vittoria.

 

L’ Italia ha infatti disputato una ripresa discreta, in particolar modo nei primi minuti, mettendo in mostra una grande abnegazione. Troppo passivo tuttavia il primo tempo, e troppo solida la prestazione di una Francia capace di andare a meta in ben cinque occasioni, realizzando anche tre punizioni con Ntamack (autore anche della quarta meta transalpina). Tre mete per gli Azzurri, due delle quali eseguite a termine con successo, non sono quindi state sufficienti per evitare il KO per 35 – 22: il ventiquattresimo consecutivo nel Sei Nazioni.

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