Mertens Napoli

Il secondo posticipo della trentaduesima giornata di Serie A, probabilmente decisivo per la volata Champions, potrebbe aver segnato un solco decisivo nelle zone alte della classifica. Al Diego Armando Maradona di Napoli, i padroni di casa spadroneggiano contro una Lazio mai parsa realmente in partita, stroncata dopo appena 12 minuti dal fischio d’inizio e seppellita di gol nella seconda frazione di gara. Strabiliante la prova di Lorenzo Insigne, autore di una folgorante doppietta e ormai sempre più trascinatore di una squadra dalle rinnovate ambizioni europee. Immobile e Milinkovic Savic hanno provato a rendere meno amara una serata comunque disastrosa per i biancocelesti, che rimangono fermi al sesto posto con 7 punti di distanza (ed una gara ancora da recuperare) nei confronti del duo composto da Juventus e Atalanta.

 

Mertens NapoliNapoli che, come detto, mette subito la situazione in chiaro ponendo l’inerzia della gara in loro favore. Al 7° minuto, Insigne trasforma un contestatissimo rigore spiazzando l’ex della gara, il portiere laziale Pepe Reina, per poi ripetersi all’inizio del secondo tempo – dopo il raddoppio di Politano – con uno splendido destro a giro sul secondo palo. Un marchio di fabbrica, più o meno come quello di Dries Mertens. Splendido il gol del belga, che di prima intenzione coglie un ottimo assist di Zielinski trasformandolo in una traiettoria imprendibile per Reina. Commozione per l’attaccante partenopeo, miglior goleador della storia del Napoli: pochi giorni fa aveva perduto la nonna paterna.

 

Sul 4 – 0 la Lazio prova a scuotersi, e nel giro di quattro minuti dà l’impressione di poter riaprire la partita. Al 70° è Immobile, campano doc, ad accorciare le distanze: anche in questo caso è ammirabile l’esecuzione balistica, un bel destro a giro che scavalca le velleitarie resistenze di Meret. Qualche giro di lancetta più tardi Milinkovic Savic rimpolpa le speranze laziali: il serbo trasforma un bel calcio di punizione, sul quale il numero uno del Napoli è tutt’altro che perfetto. Nel momento della crisi, però, Gattuso chiude i conti grazie ai cambi: Lozano premia il taglio verticale di Osimhen, che beffa Reina sul proprio palo firmando il risultato sul 5 – 2 finale.

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