Juventus Stadium

Serviva una di quelle grandi notti per realizzare l’impresa e compiere un qualcosa che sembrava praticamente impossibile. Ribaltare uno 0 – 2 subito nella sfida di andata, contro una squadra dalla difesa storicamente impermeabile come quella dell’ Atletico, pareva un esercizio di pura fantascienza. Ma non per un certo signore con il numero 7 sulle spalle, non per un certo Cristiano Ronaldo: l’uomo del destino, l’atleta dei cinque Palloni d’Oro e delle cinque Champions League, ama questo tipo di sfide. E così, è stata proprio una sua tripletta a regalare alla Juventus uno di quei miracoli sportivi di cui, con ogni probabilità, parleremo ancora nei prossimi anni.

 

Juventus StadiumLa Juventus certamente non godeva dei favori del pronostico, considerando il periodo opaco e, per l’appunto, il brutto KO rimediato un paio di settimane fa a Madrid. L’Atletico, dal canto suo, proveniva invece da un grande momento, tanto che la squadra, in Liga, nelle ultime uscite aveva sempre vinto mantenendo anche la porta inviolata. La Vecchia Signora era costretta anche a rinunciare a diversi elementi: Barzagli, De Sciglio, Alex Sandro, Khedira, Cuadrado e Douglas Costa.

 

Sembrava tutto apparecchiato per l’ Atletico Madrid, una sorta di formalità da sbrigare. Ma la Juventus non muore veramente mai, e, nel proprio fortino, fin dai primi minuti della gara prende le misure per architettare l’impresa. Una carica sul portiere di Cristiano Ronaldo, già dopo tre giri di orologio, porta all’annullamento del vantaggio di Chiellini. I bianconeri non si scompongono, è solo il preludio di una grande notte. Al 27°, infatti, Cristiano Ronaldo sbuca come un fantasma alle spalle di un avversario, insaccando di testa un cross al bacio di Bernardeschi.

 

L’ Atletico è in bambola, la Juventus gira a mille e domina. E, agli inizi della seconda frazione, rimette le cose in parità: ancora Cristiano Ronaldo, ancora di testa, grazie all’ausilio della goal line technology. Gli spagnoli cercano di ritrovare brillantezza, sbattono contro Bonucci e Chiellini e, a pochi minuti dalla fine, Bernardeschi, il migliore in campo dopo sua maestà CR7, ammazza la difesa dell’ Atletico e si procura un rigore decisivo. Sul dischetto si presenta ovviamente il signore con la maglia numero 7 sulle spalle. Il resto è già storia.

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