Finisce tra i rimpianti la sfida di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, con una Juventus incapace di andare oltre l’ 1 – 1 contro i francesi del Nantes. I bianconeri partono bene, giocano un primo tempo propositivo e, dopo il meritato vantaggio di Vlahovic, danno più volte l’impressione di poter dilagare. La ripresa, tuttavia, recita un copione differente: dopo aver messo i remi in barca e sciupato una serie clamorosa di occasioni, gli uomini di Allegri vanno in difficoltà sull’unica effettiva azione avversaria, subendo il gol che sancisce il risultato sulla parità.
Il tecnico bianconero decide di dare nuovamente fiducia al tridente offensivo designato a inizio stagione, mentre dietro il modulo va a scalare a seconda delle situazioni da gestire. Si rivede dal primo minuto De Sciglio, sulla mediana agiscono Paredes, Rabiot e Fagioli. La Juventus è subito pericolosa e al 13° Di Maria innesca il momentaneo vantaggio: bel lancio in profondità che incoraggia il taglio di Chiesa, assist di testa per Vlahovic che da due passi non sbaglia. I padroni di casa gestiscono, si avvicinano al raddoppio ma non trovano più la concretezza per sfondare.
Nel secondo tempo un pallone sciaguratamente perso a centrocampo regala il pareggio al Nantes: Mohamed serve Blas, Bremer scivola e il corridoio spalancatosi verso Szczesny si trasforma nel gol dell’ 1 – 1. A questo punto si scatena una tempesta di legni: al 62° Chiesa colpisce traversa e palo (il pallone sorvola anche la linea di porta, ma la goal line technology non si attiva), poco dopo è Di Maria a trovare la parte superiore del montante direttamente dalla bandierina. L’offensiva della Juventus è veemente ma confusa, il sorpasso non arriva e allora l’ultima emozione viene consegnata alle grinfie del VAR: un possibile rigore in favore dei bianconeri per tocco di mano, tuttavia, si trasforma in fallo in attacco di Bremer. Finisce così: Allegri si giocherà il passaggio del turno tra una settimana, in Francia.