Nel giorno segnato dall’addio della regina Elisabetta II, ricordata con un minuto di silenzio anche sui campi in cui non erano impegnate squadre inglesi, il borsino italiano nelle competizioni europee continua ad essere agrodolce. Dopo le sconfitte di Juve e Inter, il deludente pareggio del Milan, e il roboante successo del Napoli sul Liverpool, Europa e Conference League prolungano una falsariga in sostanziale equilibrio, con una serie di risultati forse poco edificanti in relazione alle avversarie affrontate. Una giornata inaugurata dalla Roma, clamorosamente abbattuta dallo sfavorito Ludogorets al termine di una partita avara di personalità per i giallorossi. Bene invece la Lazio, che domina il Feyenoord per almeno 70 minuti, mentre la Fiorentina viene beffata nell’incontro casalingo con il Rigas Futbola Skola, costretta al pareggio dopo aver sprecato l’impossibile.
È una Roma che non riesce a risollevarsi, dopo il devastante poker incassato dall’Udinese nell’ultima di campionato. I capitolini si riscoprono fragili: determinanti le amnesie difensive proprio in un momento in cui il reparto arretrato sembrava aver conseguito una certa solidità. Caduto il bluff del pacchetto arretrato, gli uomini di Mourinho soffrono la manovra bulgara. Belotti è un ectoplasma, Smalling e Ibanez ancora meno, e così il tardivo vantaggio di Cauly è solo la naturale conseguenza di quanto visto in campo. Dybala prova a ispirare, Shomurodov di testa agguanta un insperato pareggio, ma Nonato sul finale sigla il colpo della vittoria per i suoi: è 2 – 1 Ludogorets.
Ingiocabile la Lazio per larghi tratti di gara, contro un Feyenoord che all’Olimpico di Roma appare spaesato e fuori condizione. Luis Alberto mette la freccia dopo appena 4 minuti, chiudendo uno splendido uno-due orchestrato insieme a Vecino. Ci pensano poi Felipe Anderson e lo stesso Vecino, prima che l’orologio indichi la mezz’ora, ad arrotondare il risultato sul momentaneo 3 – 0. Nella ripresa, ancora il centrocampista uruguaiano – migliore in campo per distacco – chiude i conti servendo il poker, prima Giménez si prenda la scena rendendo il finale meno amaro con una doppietta. Finisce 4 – 2 per la Lazio. Infine, male la Fiorentina che contro lo Skola spreca una miriade di occasioni, trovando il vantaggio con Barak solo al 56°. Sembra finita, ma i lettoni pescano il pari con un’impensabile azione di rimessa finalizzata da Ilic. È 1 – 1 in un Franchi profondamente deluso.