Ivan Perisic Inter Bayern Monaco Croazia

L’edizione numero 75 della Coppa Italia va all’ Inter. In uno Stadio Olimpico gremito di tifosi, che per l’occasione registra l’incasso record della storia della competizione dopo due anni di pandemia, sono stati i nerazzurri a prevalere sulla Juventus, succedendogli nell’albo d’oro. Partita emozionante, e che non manca di fornire tutta una serie di episodi alla moviola, specialmente per via dei due rigori fischiati ai ragazzi di Simone Inzaghi. Eppure i bianconeri sono saldamente in partita, almeno fino all’80° minuto, quando il risultato stava premiando gli sforzi della Vecchia Signora. Da strabuzzarsi gli occhi, in particolare, la rimonta confezionata da Alex Sandro (complice, forse, un lievissimo tocco di Morata) e da Vlahovic all’inizio della ripresa, nell’arco di appena un paio di minuti, a ribaltare l’iniziale vantaggio di Barella.

 

Ivan Perisic Inter Bayern Monaco CroaziaL’ Inter spinge a caccia del pareggio, la manovra è disordinata ma sulla sinistra Perisic è una spina assoluta. Nell’ultimo quarto d’ora la Juventus si abbassa troppo, i nerazzurri alzano ulteriormente il baricentro finché non arriva l’episodio controverso: Lautaro va giù dopo un contatto con Bonucci e de Ligt, l’arbitro non ha dubbi ma dai replay restano forti perplessità. Dal dischetto si presenta Calhanoglu, che spara verso l’incrocio un destro assolutamente imparabile per Perin. È 2 – 2, si va ai tempi supplementari.

 

In debito di ossigeno e mentalmente a terra per il pareggio incassato a finale quasi vinta, la Juventus crolla. Al 99°, l’ausilio del VAR concede all’ Inter un secondo rigore: stavolta è Ivan Perisic a timbrare il cartellino, spiazzando il portiere bianconero. Passano tre minuti e il croato suggella una stagione impressionante con la doppietta personale: fenomenale la conclusione dell’esterno nerazzurro, che timbra il 2 – 4 mettendo in ghiaccio l’ottava Coppa Italia della storia dell’ Inter. Per Perisic, in aria di rinnovo e migliore in campo, è il nono gol stagionale. Espulso Allegri sul finale, reo di una protesta plateale nei confronti del direttore di gara.

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